Come gestire un team di esperti

Com’è che si dice? Non si possono avere più galli in un pollaio? Ecco, lo stesso vale per i gruppi di lavoro. Ma cosa succede se si deve gestire un team di esperti? Finiranno, proprio come i galli, a farsi la lotta per stabilire una gerarchia?

Se sei un manager o un imprenditore e ti trovi in questa situazione, ecco qualche consiglio per avere un gruppo sereno, soddisfatto e performante.

Ma prima inquadriamo il problema.

IL PROBLEMA DI AVERE A CHE FARE CON GLI ESPERTI

Se sei sveglio avrai inserito nel tuo gruppo di lavoro persone più specializzate di te. Possono esserlo per esperienza maturata o per competenze acquisite. Essi rappresentano la forza “tecnica” del gruppo, ma la loro presenza può comportare alcune difficoltà.

Per prima cosa, molti sono fin troppo consapevoli della loro importanza e per questo tendono a essere:
concentrati solo su se stessi e non sul gruppo,
– eccessivamente indipendenti,
difficili da motivare.

Faticano ad accettare che qualcuno gli dica cosa fare (del resto, gli esperti sono loro, no?). In compenso non lesinano consigli e ordini agli altri.
Nel peggiore dei casi, possono essere spocchiosi e scortesi. Insomma, delle vere prime donne!

Ora, averne uno nel gruppo può essere tutto sommato facile da gestire. Ma se l’intero team è composto da soli esperti, be’, la cosa si fa impegnativa! Ciò è particolarmente vero se chi li guida, cioè tu, è più giovane di loro o viene da un campo diverso.

5 CONSIGLI PER GUIDARE UN TEAM DI ESPERTI

1. Ricordati sempre il tuo valore

Non farti intimorire dal fatto che il tuo team di esperti sia composto da persone più anziane o competenti di te.

Ricordati che il tuo ruolo è diverso dal loro: non sei in competizione con loro.
Tu devi tenere le redini del gruppo e guidarlo verso il raggiungimento degli obiettivi. Per farlo, potresti anche non sapere nulla (o quasi) delle loro specializzazioni!
Le tue competenze sono altre: leadership, pianificazione, organizzazione, comunicazione, time management e quant’altro!

Tu sei quello che rende possibile il loro lavoro.

Essere consapevole del tuo ruolo e della sua importanza dovrebbe darti la sicurezza che ti serve per essere un punto di riferimento, ispirare fiducia e guidare le persone.

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2. Impara qualcosa sul loro campo

Se è vero che non devi essere un esperto tanto quanto i tuoi collaboratori, è anche vero che sarebbe opportuno che tu avessi un minimo di conoscenza sulle loro specializzazioni.

Cerca di avere una panoramica del loro lavoro e del loro settore, giusto per riuscire ad affrontare tutte le incognite della tua posizione (per esempio, spiegare ai tuoi superiori le richieste apparentemente assurde dei tuoi esperti).

In questo modo, ti sarà anche più facile guadagnare il loro rispetto, perché dimostrerai interesse verso ciò a cui hanno dedicato la loro vita professionale.

Per imparare di più sulle loro specializzazioni hai due scelte, che non si annullano a vicenda. La prima è seguire corsi di formazione, studiare libri, ecc. La seconda è chiedere direttamente a loro. Quest’ultima li galvanizzerà parecchio, poiché gli darà la possibilità di sfoggiare le proprie competenze, a patto che non intralci o appesantisca il loro compiti quotidiani.

3. Sii tu per primo parte del gruppo

Dunque, una delle sfide maggiori nel gestire un team di esperti riguarda l’autorità. Ti consiglio di non porti come un capo ma come un manager che lavora allo stesso loro livello. Come? Collaborando e condividendo.

Ti faccio un esempio: hai mai sentito parlare della “maledizione della conoscenza”? È quel fenomeno per cui quando si impara qualcosa poi diventa difficile ricordarsi com’era non saperlo. Gli esperti ne soffrono spesso. Il sintomo principale è dare per scontate cose che, per chi non ne sa nulla, non lo sono affatto. Un altro sintomo è l’incapacità di spiegare in maniera semplice concetti tecnici.

Ecco, tu puoi essere il traduttore del tuo team di esperti, il tramite per diffondere le loro conoscenze tra i colleghi per facilitare la cooperazione.

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4. Facilita il lavoro del tuo team di esperti

Gli esperti tendono ad avere esigenze particolari in fatto di risorse, tempistiche, modalità di lavoro.
Cerca di soddisfarle. Rendi il loro lavoro quotidiano più facile, non solo dal punto di vista materiale (attrezzature, fondi, materie prime, ecc.).

Per esempio, dai loro degli stimoli sostenendo la loro formazione e gli avanzamenti di carriera. O ancora, crea un ambiente in cui possano esprimere al massimo la loro creatività.

Inoltre, fa in modo che possano concentrarsi sul loro lavoro evitando che si facciano carico di compiti altrui o di “ordinaria amministrazione”.

E dagli spazio! Fidati di loro, non dargli troppe regole, non controllarli continuamente. Ricordati sempre che gli esperti lavorano bene in autonomia.

5. Dai loro delle sfide

A proposito di stimoli, sappi che gli esperti amano svolgere lavori che permettano loro di sviluppare e dimostrare le loro conoscenze. Sfrutta questa leva!

Infatti, se non gli dai l’occasione di esprimere le loro potenzialità, finiranno col sentirsi frustrati.

Dai loro dei compiti degni, fissa obiettivi che li spronino ad accrescere la loro expertise, e tienili informati su come le loro conoscenze e il loro operato contribuiscano agli obiettivi aziendali.

Ovviamente, celebra ogni loro traguardo. Il riconoscimento è un elemento fondamentale per avere un team soddisfatto e motivato.

COME MISURARE LE PRESTAZIONI DI UN TEAM DI ESPERTI (QUANDO TU NON SEI UNO DI LORO)

Monitorare il lavoro di un team di esperti in materie di cui non hai competenza non è semplice. Devi, infatti, capire quali parametri usare, fissare degli obiettivi credibili, dare e ricevere feedback.

Sfortunatamente, non ho una soluzione universale da consigliarti. Dovrai trovare tu la tua strada in base al tipo di azienda, ai compiti dei singoli membri del team e alle loro specializzazioni.

Contattami per approfondire il tema e fissare una Call GRATUITA!

Cosa posso fare per te?

Percorsi di Coaching e formazione in Azienda
Workshop in Gruppo Be one Lab

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